La scelta fra vitigni autoctoni e vitigni internazionali è molto difficile perché il mondo del vino offre un’enorme quantità di vini molto diversi fra di loro in relazione al vitigno di provenienza; per questo motivo abbiamo scritto questo articolo che vi aiuterà a capire la differenza fra i vari vitigni
La
Vitis vinifera e il vino dell’antica Roma
Quale vino bevevano gli antichi romani? Da quale vite viene il vino che beviamo da sempre? Su questo punto non ci sono dubbi, il vino è sempre stato ottenuto dalla fermentazione naturale degli zuccheri contenuti in un solo tipo di vite: la Vitis Vinifera da millenni diffusa principalmente nel bacino del Mediterraneo dove, attraverso infinite ibridazioni, ha dato luogo a migliaia di varietà che hanno caratteristiche diverse a livello di grappoli, acini, foglie, e tipo di vino ottenuto. Da questa vite provengono sia i vitigni internazionali che i vitigni autoctoni.
I vitigni internazionali
i vitigni internazionali sono ibridi della Vitis vinifera che, coltivati nelle varie parti del mondo, hanno sempre dato dei vini di qualità indipendentemente dal territorio in cui sono stati piantati. Questa loro caratteristica ne ha provocato una vastissima diffusione in tutti i continenti. I principali vitigni sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot, lo Syrah, lo Chardonnay, il Grenache, il Pinot nero; in Italia il Sangiovese, il Montepulciano, il Glera da cui viene il Prosecco.
Il gusto internazionale facilita la vendita di questi vini ma non esprime la tipicità del territorio di provenienza.
I vitigni autoctoni
I vitigni autoctoni sono ibridi della Vitis vinifera diffusi solo in un piccolo territorio in cui sono presenti da secoli con una loro precisa identità a livello di grappolo, acino, foglie e colore.
Sono vitigni da cui si ottengono vini che sono lo specchio delle tradizioni e dalla cultura del territorio da cui derivano, tali da offrire al consumatore delle sensazioni nuove a livello di gusto e struttura, con profumi inattesi e molto piacevoli.
I vitigni autoctoni in Italia
l’Italia, che ha un’infinita varietà di territori molto diversi l’uno dall’altro, ha circa 3000 vitigni autoctoni sperduti nei casolari dell’alta collina ormai abbandonati da decenni.
I vitigni e i vini tipici del Lazio
Il Lazio ha una tradizione vitivinicola che risale al tempo dell’antica Roma in cui, per la prima volta, attraverso le opere di storici dell’agricoltura come Catone, Varrone e Columella, sono stati definiti dei veri e propri cru che hanno dato vita a vini tipici aromatici che provengono da molti vitigni autoctoni.
I vini dei Castelli Romani
Il nome Castelli Romani nasce dai numerosi castelli costruiti nel 1300 dalle principali famiglie romane al centro dei loro feudi. L’intera zona era occupata dal Vulcano Laziale distrutto, forse centomila anni fa nel corso di una catastrofica eruzione dopo la quale si sono formati dei piccoli laghi, questo è il motivo per cui i terreni dei Castelli Romani danno vini vulcanici molto particolari.
I vitigni autoctoni del Lazio
Il Lazio produce il 70% di vini bianchi e il 30% di vini Rossi, molte varietà sono internazionali ma molte altre rientrano nella tipologia dei vitigni autoctoni.
I vini tipici bianchi del Lazio da vitigni autoctoni
Il Frascati
il Frascati , il vino del Lazio più famoso, comprende molti vitigni in gran parte autoctoni, nella Tenuta di Pietra Porzia abbiamo piantato i vitigni dell’antico Frascati, Bombino, Greco, Trebbiano Procanico e soprattutto la Malvasia del Lazio.
Malvasia del Lazio
la Malvasia del lazio è un vitigno autoctono antichissimo che si pensa provenga dal Peloponneso; trasportato in Italia da mercanti veneziani ha trovato nel Lazio un territorio ideale dove ha assunto caratteristiche del tutto particolari che permettono di ottenere un vino con profumi di pera e di pesca accompagnati a una pienezza di fondo e a una leggera mineralità. A Pietra Porzia abbiamo una Malvasia del Lazio in purezza.
Cannellino Di Frascati DOCG
Il cannellino, strettamente legato alla tradizione contadina dei Castelli Romani, si consumava in abbinamento con il pecorino romano o con i dolci croccanti. Si ottieneda una vendemmia tardiva della Malvasia del Lazio.
Vini rossi laziali da vitigni autoctoni
Il Lazio, oggi famoso per i vini bianchi, ha anche una tradizione antichissima di autoctoni recentemente riscoperti attraverso un lungo lavoro di ricerca e di micro vinificazioni in acciaio, senza uso del legno, per ottenere i profumi naturali del vitigno.
Lecinaro IGT Lazio
Dopo la sua scoperta il vitigno è stato iscritto nel 2010 fra le varietà di vite da vino autorizzate dalla Regione Lazio, abbiamo piantato mezzo ettaro da cui otteniamo, in purezza, un vino color rubino con sentori cacao e ciliegie sotto spirito, poco tannico, molto fresco in bocca, perfetto anche per l’estate.
Raspato IGT Lazio
Da poco riscoperto dà un vino dal bel colore rosso profondo con sentori di pepe e amarena sotto spirito
i vini della Roma imperiale
Dalla vendemmia 2023 avremo i vini più amati nel periodo della Roma imperiale, saranno una sorpresa.
Se con questo articolo vi abbiamo aiutato a saperne di più sui vitigni autoctoni del Lazio e vi abbiamo spiegato la differenza fra i vini ottenuti da autoctoni e quelli derivati dai vitigni internazionali, venite a degustarli nella cantina di Pietra Porzia aperta tutti i giorni dalle 08:00 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 17:30 e domenica dalle10:00 alle 12:30 e vi accoglieremo con gioia .