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Vitigno autoctono o vitigno internazionale? La scelta è molto difficile perché il mondo del vino offre un’ enorme quantità di vini molto diversi fra di loro  in relazione al vitigno di provenienza; per questo motivo abbiamo scritto questo articolo che vi aiuterà a capire la differenza fra i vari vitigni.

Il Lazio ha una  tradizione vitivinicola  che risale al tempo dell’Impero Romano in cui, per la prima volta, attraverso le opere di storici dell’agricoltura come  Catone, Varrone e Columella, sono stati definiti dei veri e propri cru  che hanno dato vita  a vini di grande qualità provenienti da vitigni autoctoni.

In questo articolo vogliamo raccontarvi la storia di alcuni vitigni autoctoni del Lazio, una storia che ci ha affascinato al punto tale da decidere di piantarli nella nostra tenuta situata a Frascati, nella zona dei Castelli Romani, in una località, l’alveo dell’antico Lago Regillo, dove nel 496 ac, è stata combattuta una famosa battaglia che ha segnato la prima grande vittoria della Roma Repubblicana.

I Castelli Romani :Il nome Castelli Romani nasce dai numerosi castelli costruiti nel 1300 dalle principali famiglie romane,  Savelli,  Annibaldi, Orsini, Colonna come centro dei loro feudi e rifugio per gli abitanti di Roma durante il difficile periodo in cui il papato si era trasferito ad Avignone. L’intera zona era occupata dal Vulcano Laziale distrutto, forse centomila anni fa,  nel corso di una catastrofica eruzione dopo la quale si sono formati nelle bocche laterali del vulcano dei  piccoli laghi fra i quali  il “leggendario lago Regillo a Frascati” ubicato nell’attuale Tenuta di Pietra Porzia.

  

 La vitis vinifera: il vino della Roma antica

Tenuta di Pietra Porzia - Foto storica delle vigneQuale vino bevevano  gli antichi romani?  Da quale vite viene il vino che beviamo da sempre? Su questo punto non ci sono dubbi, il vino è sempre stato ottenuto dalla fermentazione naturale degli zuccheri contenuti in un solo tipo di vite: la Vitis Vinifera, forse originaria del Caucaso, ma da millenni diffusa principalmente nel bacino del Mediterraneo.

La Vitis Vinifera, attraverso infinite ibridazioni, si presenta oggi con  oltre 12500 varietà che hanno caratteristiche diverse a livello di grappoli, acini, foglie, e tipo di vino ottenuto. Da questa vite provengono sia i vitigni internazionali che i vitigni autoctoni .

 

I vitigni internazionali:

I vitigni internazionali sono ibridi della vitis vinifera che, coltivati nelle varie parti del mondo, hanno sempre dato dei vini di qualità indipendentemente dal territorio in cui erano stati piantati. Questa loro caratteristica ne ha provocato una vastissima diffusione in tutti i continenti. I principali vitigni sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot, lo Syrah, lo Chardonnay, il Grenache, il Pinot nero; in Italia il Sangiovese, il Montepulciano, il Glera da cui viene il Prosecco..

Anche se il vitigno è identico, il vino che ne deriva può essere  diverso in funzione del  processo di vinificazione, dell’uso o meno del legno, delle tecnologie di cantina. E chiaro però che la provenienza dallo stesso vitigno provoca un gusto finale del vino molto simile. Questi vitigni vengono piantati anche in Italia anche se i vini che ne derivano possono essere penalizzati rispetto a quelli ottenuti nei  paesi del terzo mondo in cui non ci sono limiti alla  produzione e alle regole di cantina. Il gusto internazionale facilita la vendita di questi vini ma non esprime la tipicità del territorio di provenienza.

 I vitigni autoctoni:

Questo problema di eccessiva standardizzazione ha spinto alla ricerca di un vino che sia lo specchio del  Genius Loci di un territorio, per questa ricerca non ci sono alternative, si può affidarsi solo ai vitigni autoctoni. Cosa sono i vitigni o autoctoni? Perché sono così importanti? I vitigni autoctoni sono vitigni diffusi solo  in  un piccolo territorio in cui sono presenti da secoli con una loro precisa identità a livello di  grappolo, acino,  foglie, e ovviamente vino che ne deriva!

Si tratta quindi di vitigni che hanno acquisito delle tipicità legate al territorio da cui derivano, vini nettamente diversi da quelli ottenuti dai vitigni internazionali, tali da offrire al consumatore delle sensazioni nuove a livello di gusto, acidità, struttura, con profumi inattesi e molto piacevoli.

Il Mediterraneo è la zona a più alta diffusione della vite e non è un caso se in’Italia, al centro del Mediterraneo, esistono  quasi 350 varietà di vitigni autoctoni, tutti con una loro precisa identità tale da differenziare i vini che ne derivano dal gusto internazionale. Alcuni di questi vitigni sono ben noti e apprezzati da sempre, altri sono ancora da scoprire e gli istituti pubblici di ricerca fanno continue sperimentazioni su vitigni dimenticati per riportali in vita quando si scopre che haGrappolo di Lecinaro - Tenuta di pietra porzianno caratteristiche di unicità assoluta. Per fortuna i vitigni autoctoni sono di moda perché il  consumatore cerca sempre nuove sensazioni.

Perché tanti vitigni autoctoni in Italia?? Perché l’Italia ha un’infinita varietà di territori a livello di clima e di assetto dei terreni con  colline, montagne, pianure, zone marittime costiere, con la variabilità più ampia esistente al  mondo.Per raccontarvi la storia dei vitigni autoctoni italiani ci vorrebbe  un intero volume! Per questo motivo vi racconteremo solo la storia dei vitigni autoctoni laziali ed in particolare di quelli  che abbiamo scelto di piantare nella nostra tenuta ubicata nei Castelli Romani, l territorio della denominazione del Frascati a 18 km da Roma; sono dei vitigni che creano emozione e raccontano la storia millenaria della zona.

 

 

Vini bianchi del Lazio:

Malvasia del Lazio è un vitigno antichissimo che si pensa provenga dalla zona di Monemavasia (uno stupendo pese fortificato del Peloponneso ); trasportato in italia dai  mercanti  veneziani ha trovato nel Lazio un territorio ideale dove ha assunto caratteristiche del tutto particolari che ne hanno fatto un vitigno autoctono vero e proprio; la zona dei Castelli dove è ubicata la nostra tenuta  è sicuramente quella in cui il vitigno esprime al massimo le sue potenzialità.

Frascati superiore docg gold label

Il Frascati superiore Docg è un vino bianco importante, reso unico dall’intensa aromaticità della Malvasia del Lazio che ne costituisce la massima Frascati Superiore Docg - Etichetta Oro - Tenuta di Pietra Porziapercentuale, i profumi di pera e di pesca tipici del vitigno si accompagnano a una pienezza di fondo e a una leggera mineralità che il basso livello di solfiti totali ( inferiore a 100 mg/lit, ancora più bassi dei livelli di solfiti usati nei vini biologici) permette di apprezzare al meglio.

Il cannellino è strettamente legato alla tradizione contadina dei Castelli Romani; era il vino che si consumava in abbinamento con il pecorino romano o con i dolci croccanti. Si otteneva e si ottiene ancora oggi quando, nelle annate favorevoli, si può fare una vendemmia tardiva  della Malvasia del Lazio.

 

 

Cannellino di Frascati - Tenuta di Pietra Porzia

Cannellino di frascati docg

Il cannellino è strettamente legato alla tradizione contadina dei Castelli Romani; era il vino che si consumava in abbinamento con il pecorino romano o con i dolci croccanti. Si otteneva e si ottiene ancora oggi quando, nelle annate favorevoli, si può fare una vendemmia tardiva  della Malvasia del Lazio.

 

 

 

 

Vini rossi laziali

Il Lazio è oggi  famoso per i vini bianchi ma, leggendo i volumi degli antichi scrittori Romani, si continuano a citare dei vini rossi prestigiosi oggi in gran parte molto difficili da identificare. Negli ultimi anni l’istituo di ricerca di velletri , con il quale abbiamo collaborato , si è dedicato alla scoperta e successiva vinificazione di vitigni dimenticati per valutarne l’interesse o meno secondo il gusto di oggi

Durante una degustazione di tali vini abbiamo scoperto un vitigno straordinario, il lecinaro,un vitigno che è poco presente su mercato

Il Lecinaro

Dopo la sua scoperta il vitigno e stato iscritto nel 2010 fra le varieta di vite da vino autorizzate dalla regione lazio, siamo stati tra i pochissimi viticoltori ad averlo piantato subito, facendo tutti gli errori dei principianti con l’entusiamo di chi pensa di aver scoperto un tesoro . Il vitigno in purezza è un vino poco colorato e poco alcolico con un colore rosa granato ma con sentori di cacao e ciliegie sotto spirito tipici del vitigno, con poca tannicità e molto fresco in bocca.

Il Lecino doc Roma

Lecino Rosso Doc - Tenuta di Pietra PorziaAbbiamo voluto fare un vino seguendo il disciplinare della ROMA DOC ottenendo cosi il lecino, dove il vitigno lecinaro si abbina con gli altri vini della ROMA DOC in modo da ottenere un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi violaceie mantenedno i sentori di cacao e ciliegie sotto spirito tipici del vitigno,un vino di facile bevuta che ogni volta crea una nuova emozione.

Il Roma Doc Lecino è oggi il nostro vino più apprezzato dai visitatori della cantina e dai tanti clienti del nostro agriturismo.

 

 

 

La vista e la degustazione

Se questo articolo vi ha incuriosito fateci avere le vostre domande compilando il form sotto riportato. Compilatelo anche se volete assaggiare i nostri vini; venite a trovarci in azienda. Se venite in gruppo è sempre meglio prenotare..

Se poi volete assaggiare i vini abbinati ai piatti del territorio legati alla tradizione contadina prenotate il nostro agriturismo dove, secondo le stagioni, vi offriamo anche quanto prodotto dal nostro frutteto e dal nostro grande orto ovviamente sempre abbinato ai nostri vini.

Per info e prenotazioni:

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